L’AQUILA – Il tremendo sisma che ha colpito questa mattina (poco prima delle 7 ora italiana) il Giappone e buona parte del sudest asiatico, di magnitudo 8.2, ha riportato la mente di tutti noi al tremendo terremoto che quasi due anni fa ha portato morte e devastazione all’Aquila. «Un paragone improponibile tra i due eventi – hano commentato oggi all’Istituto nazinale di geologia e vulcanologia -». Il movimeno tellurico è stato alcune migliaia di volte più violento di quello dell’Aquila, il terremoto che ha colpito il Giappone. «La magnitudo – precisano dall’Ingv – si calcola su una scala logaritmica, per cui all’aumento di ogni grado corrisponde un aumento pari a un fattore 30». Di conseguenza un terremoto di magnitudo 8.2 è 900 volte più violento rispetto a quello che ha colpito L’Aquila.